habito

Origine

La storia di Habito

Cerchiamo la bellezza nell’unità originaria di struttura, forma e funzione

La storia di Habito

"Questo nostro modo di operare, questa lingua che pratichiamo e andiamo raffinando con la nostra bottega, è parte della grande lingua dell’ umanesimo che ogni persona può ritrovare dentro di sè; il praticarla nel lavoro e nella vita è per noi un piacere sempre rinnovato."

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Lo spazio
poetico

A poco più di trent’anni e già noto scultore, Giuseppe Rivadossi scopre lo spazio dell’abitare quotidiano, lo spazio all’interno di una casa o di una città, il luogo per eccellenza della comunicazione e della poesia. Si dedica, quindi, a definire questo spazio affrontando la sfida di recuperarne la dimensione poetica. Sviluppa strutture disegnate per una casa che non sia soltanto accogliente e funzionale, ma che divenga anche il rifugio e lo "spazio dell’anima".

1965
70
1970
79

Gli
Archetipi

Per Giuseppe Rivadossi il luogo dell’essere, ha un nome specifico: archetipo, o letteralmente in greco “immagine dell’origine”. Senza dubbio, le opere di Rivadossi hanno sempre avuto lo spirito dell’archetipo, cioè della memoria e del segno del cosmo che abitiamo.

Architetture
di legno

A partire dal 1980, Giuseppe Rivadossi si concentra sull’aspetto architettonico della struttura in legno, lasciando da parte le soluzioni più visionarie per recuperare una tecnologia operativa sempre più elegante, calibrata sui materiali e sulle dimensioni delle strutture in rapporto alla funzione. Le strutture sono, quindi, sottoposte a un processo progettuale di decantazione, mirato a ottenere un aspetto essenziale, che risponda pienamente alla funzionalità richiesta, pur non tralasciando il valore semantico che è simbolico del linguaggio di Giuseppe Rivadossi.

1980
95
1995
2013

Leggerezza
e Luce

Riguardo allo spazio e all'ambiente, gli ultimi due decenni segnano per Rivadossi una sorta di ritorno alle origini, alla fisicità della materia, come caratteristica saliente e primaria dell’opera. Il legno usato in queste creazioni ha ora una fibra verticale. Il ritorno alla fisicità non è una ripetizione di esperienze passate, ma si evolve efficacemente verso una leggerezza trascendente: la materia e la sua forza sono quasi contenute e sublimate con pochi tocchi essenziali, nella leggerezza della luce. La materia diventa la luce di tutto.

Il marchio HABITO viene creato nel 2013 da Emanuele e Clemente Rivadossi nell’ottica di una continua attualizzazione della grande esperienza di Giuseppe. Oggi si sta pienamente compiendo questo passaggio generazionale: l'obiettivo è quello di raccogliere l'eredità di un linguaggio fortemente peculiare e svilupparlo nella dimensione dell’abitare in modo sempre più adeguato alle esigenze dell’uomo contemporaneo, proponendo non solo singoli pezzi scultorei ma progetti complessi ed articolati. La recente scelta di aprirsi a collaborazioni e partnership con studi di architettura ed interior design internazionali va in questa direzione.

2013
oggi

"Questo nostro modo di operare, questa lingua che pratichiamo e andiamo raffinando con la nostra bottega, è parte della grande lingua dell’ umanesimo che ogni persona può ritrovare dentro di sè; il praticarla nel lavoro e nella vita è per noi un piacere sempre rinnovato."

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1965
70

Lo spazio
poetico

A poco più di trent’anni e già noto scultore, Giuseppe Rivadossi scopre lo spazio dell’abitare quotidiano, lo spazio all’interno di una casa o di una città, il luogo per eccellenza della comunicazione e della poesia. Si dedica, quindi, a definire questo spazio affrontando la sfida di recuperarne la dimensione poetica. Sviluppa strutture disegnate per una casa che non sia soltanto accogliente e funzionale, ma che divenga anche il rifugio e lo "spazio dell’anima".


1970
79

Gli
Archetipi

Per Giuseppe Rivadossi il luogo dell’essere, ha un nome specifico: archetipo, o letteralmente in greco “immagine dell’origine”. Senza dubbio, le opere di Rivadossi hanno sempre avuto lo spirito dell’archetipo, cioè della memoria e del segno del cosmo che abitiamo.


1980
95

Architetture
di legno

A partire dal 1980, Giuseppe Rivadossi si concentra sull’aspetto architettonico della struttura in legno, lasciando da parte le soluzioni più visionarie per recuperare una tecnologia operativa sempre più elegante, calibrata sui materiali e sulle dimensioni delle strutture in rapporto alla funzione. Le strutture sono, quindi, sottoposte a un processo progettuale di decantazione, mirato a ottenere un aspetto essenziale, che risponda pienamente alla funzionalità richiesta, pur non tralasciando il valore semantico che è simbolico del linguaggio di Giuseppe Rivadossi.


1995
2013

Leggerezza
e Luce

Riguardo allo spazio e all'ambiente, gli ultimi due decenni segnano per Rivadossi una sorta di ritorno alle origini, alla fisicità della materia, come caratteristica saliente e primaria dell’opera. Il legno usato in queste creazioni ha ora una fibra verticale. Il ritorno alla fisicità non è una ripetizione di esperienze passate, ma si evolve efficacemente verso una leggerezza trascendente: la materia e la sua forza sono quasi contenute e sublimate con pochi tocchi essenziali, nella leggerezza della luce. La materia diventa la luce di tutto.


2013
oggi

Il marchio HABITO viene creato nel 2013 da Emanuele e Clemente Rivadossi nell’ottica di una continua attualizzazione della grande esperienza di Giuseppe. Oggi si sta pienamente compiendo questo passaggio generazionale: l'obiettivo è quello di raccogliere l'eredità di un linguaggio fortemente peculiare e svilupparlo nella dimensione dell’abitare in modo sempre più adeguato alle esigenze dell’uomo contemporaneo, proponendo non solo singoli pezzi scultorei ma progetti complessi ed articolati. La recente scelta di aprirsi a collaborazioni e partnership con studi di architettura ed interior design internazionali va in questa direzione.