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Giuseppe Rivadossi al centenario di Marino Golinelli: il resoconto

Lo scorso 11 ottobre, Habito ha partecipato con grande piacere all’evento della festa per il centenario del dottor Marino Golinelli, organizzato presso l’opificio di Bologna che porta il suo nome. L’imprenditore filantropo, che aveva già avuto modo di incontrare Giuseppe Rivadossi lo scorso maggio, ha spento 99 candeline e salutato l’ingresso nel centesimo anno di vita. E il luogo in cui si è tenuta la celebrazione è significativo, in questo senso: si tratta infatti di uno spazio che, grazie alla visione di Golinelli, è diventato una cittadella del sapere e del fare, in cui si incontrano scienza, tecnica, arte e impresa, in un immaginifico progetto formativo rivolto a studenti, ricercatori e insegnanti che non ha paragoni in Italia.

Il centenario di Golinelli è stata per noi l’occasione per ascoltare le parole di molte persone di rilievo culturale, intervenute durante l’evento. Sono state tre ore di testimonianze che hanno tratteggiato solo alcuni aspetti di quest’uomo-imprenditore straordinario. Tra gli altri sono intervenuti Giovanni Letta e Sergio Cofferati, tutti a sottolineare il contributo economico, scientifico, sociale ed umano dell’attività di Golinelli, capitano di un’impresa farmaceutica di grande successo e prestigio.

L’intervento di Rivadossi e l’affinità con Golinelli

Per Habito, è stata anche l’occasione per esprimere alcuni concetti fondamentali che si riscontrano nel dottor Golinelli. Giuseppe Rivadossi, nel suo breve discorso, ha accennato alla dimensione poetica di quest’uomo e della sua opera filantropica. La scultura L’albero della fine degli anni ’60 realizzata dal maestro sintetizza con grande efficacia questa visione, quella di Marino Golinelli, una visione di grande razionalità capace di fare impresa, ma anche di lasciare aperto uno sguardo curioso sull’infinito mistero e quindi sulla bellezza del reale.

È un atteggiamento, questo, che caratterizza tutta l’opera di Golinelli, sempre attento alle ultime evoluzioni della scienza ma anche alla dimensione relazionale umana dei suoi collaboratori, dei colleghi, della sua comunità e non di meno dei giovani, cui ha dedicato la Fondazione Golinelli, volta alla formazione di persone capaci di preparazione tecnica ma anche di un approccio, ai problemi e alla vita, curioso e libero.

L’affinità con l’opera di Giuseppe Rivadossi consiste nella ricerca della sintesi che l’uomo può fare tra necessità e poesia, tra la struttura e la bellezza. È un momento unificante sempre presente nelle nostre opere, in particolare in quelle di Giuseppe.