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Madie e credenze di design

Nell'utilizzo rispettoso e coerente della materia legno costruiamo il nostro dialogo con la madre terra.

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Quando parliamo di madie e credenze di design e moderne nel nostro immaginario non possono non tornarci in mente i mobili delle nostre nonne. Ma la storia della credenza ha radici lontane, da un atavico rituale detto servizio di credenza.

Madia, parola di origini antiche: deriva dal latino magĭda, adattamento dal greco magís -odos, “pane; madia”; affine a mássō “impastare”]: è quindi un termine che rimanda all’immaginario della cucina e del focolare domestico» (Treccani).

Nelle case moderne, il ruolo della madia e della credenza si è evoluto, così come il loro design, sempre più sofisticato: li ritroviamo in salotto, come mobili-tv, in sala da pranzo per riporre le porcellane, o in camera da letto, come eleganti porta abiti.

Madie e credenze: arredi dall’antichi dall’appeal contemporaneo.

Nelle famiglie della nobiltà le pietanze venivano disposte tutte su un banchetto e assaggiate da un servitore fidato, il Mastro Credenziere, per accertarsi che non fossero avvelenate e solo dopo venivano servite a tavola.

Così, nei secoli, le madie e le credenze hanno assunto nuove e interessanti forme dotandosi di ante, vetrine e cassetti. Perdendo la funzione originaria, ne hanno assunte di nuove, con forme, colori e materiali che definiscono nuovi usi. Ancora oggi il loro fascino resta immutato.

Da mobili rettangolari, utilizzati soprattutto nelle antiche abitazioni di campagna, a contenitori dalle funzioni e dalle collocazioni multiple, dove riporre e valorizzare (o nascondere) un mitico mondo di ricordi e oggetti. Elementi decorativi dal forte valore simbolico diventano centrali nelle collezioni di design.

Madie e credenze artigianali: il design di Habito

In Habito, madie e credenze sono mobiIi dalle forme iconiche e potenti. Nell’atelier di Giuseppe Rivadossi, la mano degli artigiani lascia la sua traccia. A metà tra oggetto di design e opera d’arte, ogni pezzo della collezione rappresenta un unicum grazie a finiture ottenuta completamente a mano.

Come nel caso dei modelli Nova, Pacher e Del Pane: mobili contenitori realizzati come blocco monolitico, utilizzando il legno con la fibra in verticale. Finiti manualmente, per mezzo di pialla e sgorbia. I chiavistelli e le cerniere sono nascosti. Il legno utilizzato è la Juglans Regia – Noce nazionale da frutto, non evaporato, ma “crudo”.

Opere che rendono omaggio a un protagonista dell’architettura scenica: l’ebanisteria. Contenitori carichi di citazioni che fanno dialogare tra loro due volumi e materiali diversi.

La casa è il luogo per eccellenza della memoria e degli affetti, essa stessa è una custodia. L’atto del custodire nasce da un’esigenza primaria ancestrale che informa quasi tutte le strutture. Se sei affascinato da madie e credenze di design per i tuoi ambienti, contattaci per realizzare con noi il tuo sogno su misura.

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Dimensioni, essenze utilizzate e finitura di quest'opera sono personalizzabili.

    Habito: tavolo in legno

    Nell’utilizzo rispettoso e coerente della materia legno costruiamo il nostro dialogo con la madre terra.


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